Dal punto di vista normativo il settore si trova ora ad un vero e proprio punto di svolta, con la pubblicazione di due nuovi regolamenti che armonizzano completamente il mercato europeo degli additivi e degli enzimi: il Regolamento 1333/2008/CE riunisce e aggiorna le precedenti normative sugli additivi alimentari, mentre il Regolamento 1332/2008/CE delinea per la prima volta un quadro normativo unico per gli enzimi alimentari che, fino ad ora, avevano solo alcuni riferimenti specifici in normative verticali di settori particolari (p.e. nell’enologia).
Le nuove norme inoltre, al pari delle precedenti, stabiliscono delle liste degli additivi e degli enzimi ammessi negli alimenti e i criteri di purezza, sempre con lo scopo principale di garantire la massima sicurezza del consumatore, unita alla più accurata informazione possibile sul contenuto di questi prodotti negli alimenti.
Ogni additivo alimentare, per essere utilizzato nell’Unione Europea, deve essere esplicitamente autorizzato secondo quanto previsto dalle normative comunitarie, che prevedono una valutazione sulla sicurezza d’uso, sulla necessità tecnologica e sull’esposizione nella dieta, da parte dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA).
Per ogni additivo autorizzato poi, viene indicato un codice che viene utilizzato nell’etichettatura dei prodotti alimentari (il cosiddetto “Numero E”) e vengono pubblicati specifici criteri di purezza, che hanno lo scopo di garantire che gli additivi commercializzati e impiegati negli alimenti siano perfettamente equivalenti a quello che è stato valutato sicuro dall’EFSA.